Sistemi Gestione Sicurezza SGS

  • Sistema organizzativo ai sensi del Dlg. 231/2001 definito sia dalle linee guida UNI INAIL (sistema SGL) del 28/09/2001 o che dal EN 18001:2007 (OHSAS).

  • Il modello prevede un sistema di controllo preventivo, che partendo da un'analisi dei rischi che individui la fattispecie di possibili reati cui è sottoposta l'organizzazione, preveda i seguenti componenti:
    1. un codice etico con riferimento ai reati considerati;
    2. un sistema organizzativo formalizzato e chiaro;
    3. procedure documentate dotate degli opportuni punti di controllo;
    4. poteri autorizzativi di firma coerenti con le responsabilità organizzative e gestionali, con puntuale indicazione di soglie di approvazione delle spese;
    5. un sistema di controllo di gestione che segnali tempestivamente situazioni di criticità;
    6. un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate;
    7. la comunicazione al personale e la sua formazione.

  • Il D.lgs. 231/2001 ha introdotto la responsabilità amministrativa delle imprese.
    la legge 123/2007, entrata in vigore il 25 agosto 2007, ha esteso il campo di applicazione del D.lgs. 231/2001 ai reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commesse con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell'igiene e della salute sul lavoro.
    L'art. 30 del D-lgs. 81/2008 dà attuazione alle previsioni di cui all'art. 25-septies del D.lgs. 231/2001 e sostituisce integralmente l'art. 9 del D.lgs. 123/2007.
    L'azienda può quindi esimersi dalla responsabilità per i suddetti reati se dimostra di aver adottato ed efficacemente attuato un modello di organizzazione e di gestione idoneo a prevenire reati della specie di quelli precedentemente elencati, che abbia affidato ad un organismo dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del modello e dimostri di aggiornarlo periodicamente.